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Sabato 13 ottobre: risate e commozione al Bari Brasil Film Fest

Archiviato il successo dell’inaugurazione con “Bingo – O Rei des Manãs”, il Bari Brasil Film Fest ha ufficialmente preso il largo. La serata di sabato 13 ottobre, presso Uci Cinemas Showville di Bari ha regalato al pubblico una doppia offerta cinematografica, con due film molto diversi tra loro. Ci ha fatto piacere notare quanti spettatori abbiano scelto di essere presenti ad entrambe le proiezioni per non perdersi nulla della nostra rassegna.

La straordinaria fotografia di “Redemoinho”

Il primo film in programma alle 18:30 è stato “Redemoinho” di José Luiz Villamarim, adattamento del romanzo “O Mundo Inimigo – Inferno Provisório Vol. II” di Luiz Ruffato. La pellicola è stata introdotta da Anton Giulio Mancino, docente di Semiologia del cinema presso le facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Bari e dell’Università degli Studi di Macerata. Il critico ha invitato i presenti a lasciarsi andare ed immergersi nei ritmi di una pellicola che non teme di ambire ad essere un’opera d’arte e di raccontare una storia prendendosi tutto il tempo necessario per introdurre i personaggi e far calare lo spettatore nell’ambientazione straordinaria del Minas Gerais. Il pubblico ha molto apprezzato la trama, lo stile del regista e soprattutto le straordinarie scelte tecniche di un direttore della fotografia talentuoso come Walter Carvaho.

Risate e commozione con “Antes que eu me esqueça”

Il secondo film della serata ha fatto registrare il tutto esaurito in sala. Sono accorsi davvero in tanti per assistere alla proiezione di “Antes que eu me esqueça”, primo lungometraggio non documentario di Tiago Arakilian, uno degli ospiti di questa edizione.

Livio Costarella, giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno ha presentato questa commedia, sottolineando la capacità del regista di saper condurre lo spettatore in un viaggio che parte con tante risate ed arriva ad un finale molto commovente, con un tema non facile come quello della vecchiaia. La grande maestria nella scelta della colonna sonora, con una selezione di famosi brani di Chopin, Beethoven e Ciajkovskij, funzionali alla trama, ha sicuramente aiutato l’autore a creare la giusta atmosfera per sviluppare la sua storia.

Al termine della proiezione, dopo un lungo applauso, Arakilian ha potuto rispondere alle domande del pubblico e dello stesso Costarella. Il regista ha ricordato come abbia tratto ispirazione dalla sua esperienza, vissuta da bambino, in una casa di cura per anziani gestita dalla madre. L’autore ha parlato anche dell’importanza del lavoro fatto dai suoi attori straordinario José de Abreu nel ruolo di Polidoro e si è soffermato su alcuni dettagli tecnici a proposito della realizzazione del film, continuando ad intrattenersi a lungo con gli spettatori anche al termine dell’evento, per soddisfare tutte le curiosità dei molti intervenuti.

Foto di Vito Signorile.

 

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