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L’Associazione Culturale senza scopo di lucro Abaporu nasce con l'obiettivo di promuovere la cultura nelle sue varie forme di espressione.

La missione principale di Abaporu è diffondere la cultura brasiliana oltre gli stereotipi consolidati.

L’iniziativa nasce dall'esperienza personale e culturale dei fondatori della Associazione Vanessa Mastrocessario Silva e Gianpaolo Camaggio che, dopo aver vissuto per alcuni anni all'estero e aver partecipato all'organizzazione di alcuni festival del cinema brasiliano in Cina (Pechino e Shanghai), si sono recentemente trasferiti in Puglia (Bari) e vorrebbero poter continuare a fare conoscere un Brasile diverso al pubblico locale.

Brasiliana di nascita e italiana d’origine, Vanessa Mastrocessario Silva è la presidente dell’associazione Abaporu. Arrivata a Milano nel 2004,  ha collaborato da volontaria con l’Istituto Brasile Italia – IBRIT – e ha iniziato a partecipare ai primi festival di cinema brasiliano organizzati nel capoluogo lombardo. Con il trasferimento nel 2009 a Pechino, è stata incaricata come direttrice culturale del gruppo BRAPEQ – Brasiliani a Pechino - e ha organizzato il primo festival di cinema brasiliano a Pechino nel 2010. Dopo il secondo anno, il festival si è esteso anche a Shanghai ed è durato per cinque edizioni portando in Cina invitati di rilievo del mondo del cinema e della cultura brasiliani e permettendo a oltre 6 mila spettatori di conosce pezzi poco noti del Brasile. Nel 2014 si è trasferita a Bari e sta lavorando all’edizione numero uno del ‘Bari Brasil Film Fest’.

Il nome dell’associazione Abaporu nasce da un dipinto dell’artista Tarsila do Amaral, intitolato proprio “Abaporu”, massima espressione del movimento modernista brasiliano, e tale nome è tratto dalla lingua indigena tupi-guaranì: significa “antropofago”. Questa parola è un punto di riferimento nel movimento culturale “antropofagico” brasiliano che si fondava sull'idea di poter “ingerire” la cultura straniera, “digerendola” e “assimilandone” gli elementi vitali ed eliminando le scorie. Il risultato di questo processo sarebbe stato una nuova cultura e identità brasiliana e una rottura con la mentalità colonialista che si limitava a “importare” i modelli culturali europei senza alcun processo di assimilazione e adeguamento al contesto culturale e sociale locale.

'Abaporu' dipinto dell'artista Tarsila do Amaral
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