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Una storia universale – “Pérola”

La quarta edizione del Bari Brasil Film Fest nel 2019 fu inaugurata con successo da “O Beijo No Asfalto”, trasposizione cinematografica a cura di Murilo Benicio del dramma teatrale del grande Nelson Rodrigues, autore che nelle sue opere ha sempre sottolineato le ipocrisie e le distorsioni della società brasiliana. Benicio, noto attore di soap opera, ha raccolto molti consensi per questo suo esordio dietro la macchina da presa. In particolare, è piaciuta la scelta raffinata di rompere ripetutamente nel corso del film la “quarta parete”, quella che idealmente separa il pubblico dalla messa in scena, per presentare anche il lavoro “dietro le quinte” di chi deve rappresentare l’opera, anche in omaggio alle numerose precedenti versioni del dramma.

Per il suo secondo lavoro da regista Murilo Benicio sceglie ancora di portare sullo schermo una pièce teatrale: “Pérola” è infatti l’adattamento dell’omonimo dramma di Mauro Rasi, morto prematuramente nel 2003. Si tratta di grande successo teatrale in Brasile negli anni ’90, grazie anche all’interpretazione di Vera Holtz.

Già nel 1995, Murilo Benicio – chiamato da Rasi a lavorare con lui – ebbe l’occasione di assistere allo spettacolo insieme all’autore e ne rimase fortemente impressionato, tanto da suggerirne una trasposizione cinematografica. Un’idea rimasta viva anche dopo la scomparsa del drammaturgo, che ha iniziato a prendere forma poco prima del periodo della pandemia.

Murilo Benicio ha deciso apportare alcuni cambiamenti al testo originale, conservando l’essenza della protagonistaconcepita da Rasi nell’adattamento di Adriana Falcão, Marcelo Saback e Jô Abdu che ha rispettato i momenti divertenti e quelli più drammatici, presenti nel lavoro teatrale.

Il personaggio di Pérola è autobiografico: Mauro Rasi si ispirò infatti alla figura di sua madre, che amava descrivere come una donna di origini italiane, alta un metro e ottanta e molto bella, con degli occhi viola paragonabili a quelli di Ava Gardner. Non è un caso che Murilo Benicio abbia scelto di cambiare il nome al protagonista, che a teatro era Emílio e nel film si chiama Mauro, proprio come il drammaturgo.

La trama del film si sofferma sul rapporto tra Pérola e il figlio: Mauro torna alla piccola città di Bauru dopo aver saputo che la madre è deceduta. Questo suo viaggio a casa gli offre l’occasione di rivivere i momenti passati insieme, segnati dai rapporti contrastanti tra i due. Emergono in particolare pregi e difetti della donna: le illusioni, il sogno ingenuo di un miglioramento rappresentato dalla costruzione di una piscina in giardino, il senso dell’umorismo e il suo desiderio di avere il controllo su tutto, compresa la vita di un figlio che ha fatto scelte diverse da quelle auspicate. Solo il tempo e la distanza avevano permesso ai due di raggiungere un equilibrio.

Lo scopo del regista è di realizzare un ritratto commovente di una famiglia comune, un lavoro pensato per il pubblico, che mira a raggiungere il cuore degli spettatori. Per arrivare al suo obiettivo, il regista ha curato soprattutto le interpretazioni, con l’attenzione verso i colleghi tipica di un attore passato dietro la macchina da presa. Non è un caso che questo film abbia entusiasmato tutti i presenti in sala al Festival du cinéma brésilien di Parigi, tanto da ricevere il premio del pubblico.

Il ruolo della protagonista è stato affidato a Drica Morales, che già aveva recitato con Murilo Benicio nella soap opera del 2003 “Chocolate com Pimenta”. Per un ruolo così ricco di sfaccettature l’attrice si è ispirata alla sua esperienza di madre di un ragazzo, ma anche di figlia in una famiglia numerosa, non trascurando il lavoro fatto a teatro da Vera Holtz. Il suo impegno è stato premiato dagli elogi della critica e da alcuni premi in diversi festival internazionali.

Nella messa in scena, il regista ha voluto citare il cinema di Pedro Almodóvar, scegliendo costumi e scenografie molto colorati, sapientemente messi in risalto dalla fotografia di Kika Cunha.

“Pérola” chiuderà le proiezioni del Bari Brasil Film Fest marcoledì 30 ottobre alle 20,30 presso il Multicinema Galleria (ingresso: 5 euro). Il film sarà introdotto da Vanessa Mastrocessario Silva, direttrice artistica della rassegna.

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