Una serata con “Le mamme di san Vito” di Gianni Torres
- Maurizio Sciarra e Vanessa Mastocessareo Silva
- Sciarra, Silva e Torres
- Gianni Torres
- Dopo la proiezione panzerotti e focaccia per tutti
Meglio di così non potevamo cominciare. Grande interesse e commozione in sala per la proiezione di “Le mamme di san Vito” di Gianni Torres, l’evento che ha fatto da prologo al Bari Brasil Film Fest, venerdì 29 gennaio, presso il Cineporto di Bari.
Prima della visione del documentario il presidente dell’Apulia Film Commission, Maurizio Sciarra, ha salutato i presenti, ricordando come negli ultimi tempi si è creato un legame tra Italia e Brasile per la coproduzione e lo sviluppo di storie per il cinema. «L’Apulia Film Commission non solo produce film, ma ha come obiettivo anche la diffusione nel territorio della settima arte – ha aggiunto Sciarra – siamo quindi orgogliosi di supportare il Bari Brasil Film Fest».
È poi intervenuto il regista di “Le mamme di san Vito” Gianni Torres che ha introdotto il documentario spiegando come, dopo l’abolizione della schiavitù, l’Italia, insieme al Giappone, è stato il primo Paese a offrire mano d’opera al Brasile. Tra i migranti, molti partirono da Polignano a Mare, cittadina d’origine del regista, per trasferirsi a San Paolo, dove tra l’altro fondarono il Mercado Municipal e svilupparono la prima catena di distribuzione dei giornali. Oggi si contano 90mila discendenti di coloro che arrivarono dal paese: un numero notevole se consideriamo che attualmente gli abitanti di Polignano sono 17mila.
Da un accordo con la municipalità di San Paolo, per tutelare il quartiere in cui si era insidiata questa comunità, nel 1918 nasce l’idea di costruire una chiesa, ospitata in un edificio di sei piani destinati a varie attività per i migranti. Si decide quindi di promuovere durante la festa di san Vito una raccolta fondi, attraverso la vendita di pietanze tipiche pugliesi, per sostenere un asilo destinato ai piccoli delle famiglie bisognose. E così da allora sono stati 18mila i bimbi supportati dalle “mamme di san Vito”.
La visione del documentario ha commosso e sorpreso la platea, in gran parte all’oscuro di questa vicenda. È seguita una piacevole conversazione con Gianni Torres che ha risposto alle curiosità del pubblico. «Purtroppo l’iniziativa delle “mamme di san Vito” rischia di estinguersi – ha spiegato il regista – le volontarie sono molto anziane e non c’è stato un ricambio generazionale». Torres, vincitore del “Premio Internazionale Globo Tricolore-Brasile-Talenti italiani nel mondo” per questa pellicola, ha lamentato l’indifferenza dell’Italia verso l’iniziativa, praticamente sconosciuta da noi prima della diffusione del documentario. Solamente nel 2013 le mamme di san Vito sono state premiate come “Ambasciatrici di Terre di Puglia nel Mondo”.
Infine Gianni Torres, che ha appena finito di girare “Angels in Bangkok”, ha ricordato le amare parole a lui rivolte da un migrante, che lasciano trasparire tutta la sofferenza e il disagio di chi è costretto ad abbandonare il proprio luogo di nascita: “Quando torni in Puglia, dì a tutti che non viviamo nelle baracche”.
Si ringrazia Vito Signorile di EPolis Bari per le immagini.