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Un lungo ponte tra Brasile e Cina – “A Ponte de Bambu”

La storia vista attraverso gli occhi di una famiglia comune, costretta dagli eventi a vivere in un mondo molto lontano da quello di origine: è questo, in sintesi, il tema di “A Ponte de Bambu”, il documentario che il Bari Brasil Film Fest presenta in un evento speciale a ingresso gratuito venerdì 25 ottobre (ore 18), presso il Museo Civico di Bari (Strada Sagges, 13).

Il lavoro di Marcelo Machado racconta le vicende del giornalista brasiliano Jayme Martins, che nel 1962 si trasferì in Cina grazie a un contratto di lavoro con l’Istituto di Lingue Straniere per rimanervi fino al 1989. Durante questo periodo, caratterizzato anche da numerosi viaggi tra il Brasile e la Cina, Martins ha cresciuto con la moglie Angelina, due figlie – Raquel e Andrea – che hanno compiuto i loro studi in Oriente e oggi lavorano come importanti traduttrici, anche per i presidenti di entrambi i Paesi. In pratica, i Martins hanno costruito nel tempo una serie di relazioni che li hanno portati a raggiungere una conoscenza della storia, della lingua e della cultura cinese che pochi brasiliani fino ad oggi hanno.

Questa famiglia ha avuto l’opportunità di vivere in un Paese che in quell’epoca non apriva facilmente le porte ai cittadini stranieri, vivendo da vicino gli sviluppi della Rivoluzione Culturale, arrivando anche a trovarsi in Cina quando è iniziata l’apertura verso l’Occidente e la grande crescita economica che ha fatto sì che Pechino diventasse una superpotenza mondiale.

Il proposito di Machado è di raccontare una storia complessa, poco conosciuta e ricca di luoghi comuni, come quella della Cina, attraverso gli occhi di un nucleo familiare. Un obiettivo ambizioso, che mira a rendere più comprensibile allo spettatore il Paese, nonostante le tante barriere linguistiche, di costume e storiche e i molti sconvolgimenti politici ed economici, che si sono succeduti nel tempo. Quindi la narrazione si concentra sulla vita quotidiana dei Martins per osservare come dei cittadini comuni si comportano di fronte ai grandi eventi della storia, come le proteste di Piazza Tiananmen, non dimenticando di mettere in evidenza le difficoltà di integrazione in un ambiente del tutto estraneo alla propria cultura.

Il regista Marcelo Machado per realizzare l’opera ha vissuto a lungo con i Martins, sfogliando insieme a loro un album di splendide fotografie, in modo da concentrarsi sui ricordi dei quattro su quell’esperienza che ha segnato le loro vite. Nella parte finale del documentario, il regista, che pure è molto legato alla Cina avendo sposato una donna di quelle parti, ripercorre il viaggio dei protagonisti, alla ricerca delle memorie che hanno lasciato in Oriente, per completare il suo ritratto affettuoso e amichevole di una famiglia che è stata in grado di costruire un ponte di bambù, fragile ma indispensabile, tra Cina e Brasile.

Il documentario “A Ponte de Bambu” sarà preceduto da un’introduzione di Andrea Catone, direttore della Rivista MarxVentuno. Inoltre, al termine della proiezione, gli spettatori potranno incontrare una delle protagoniste del documentario, Raquel Martins, figlia del giornalista Jayme Martins, recentemente scomparso.

Vincenzo Camaggio

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