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“A História da Eternidade” di C. Cavalcante (3 febbraio)

Una storia di “amore, desideri e sogni”, ambientata in un villaggio di soli 40 abitanti, sperduto nel paesaggio desertico del Nordest del Brasile. Le vicende di tre donne, che rappresentano le tre diverse età della vita, si incrociano in una sinfonia costruita nei silenzi e nei brevi accordi musicali che accompagnano le immagini sognanti di Camilo Cavalcante. Il buio della notte e degli interni si alterna, in questa composizione quasi pittorica, agli spazi sconfinati catturati da una fotografia che esalta i colori della terra. In questa narrazione dell’amore ricca di simbolismi e di simmetrie, l’acqua diventa protagonista; ma anche un’umile rete da pescatore può trasformarsi in un mantello magico.

Un’opera così particolare non poteva passare inosservata. Ha infatti vinto numerosi premi al Paulínia Film Festival: Miglior Film, Miglior Regia, Miglior Attore (Irandhir Santos) e Migliori Attrici (Marcélia Cartaxo, Zezita Barbosa e Debora Ingrid). Il film è stato selezionato per la mostra Bright Future, del Festival di Rotterdam nel 2014.

“A História da Eternidade” è il primo film lungometraggio di Camilo Cavalcante, già autore di altri progetti come corti, video e documentari, tra i quali: “O velho, o mar e o lago”, “Os dois velhinhos” e “Rapsódia para um homem comum”, vincitori di numerosi premi in diversi festival. Cavalcante ha anche prodotto e diretto la serie tv “Olhar” per Canal Brasil.

“A História da Eternidade” è stato il protagonista del Bari Brasil Film Fest nella serata di mercoledì 3 febbraio.

 

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