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L’Esposizione Internazionale del 1922 racconta anche il Brasile di oggi

Un evento caduto ormai nel dimenticatoio proiettò il Brasile nel mondo, permettendo un cambiamento del quale si sentono ancora gli effetti. Si tratta dell’Esposizione internazionale del 1922, cui è dedicato Independência 100 por 100. Il documentario di Daniel Camargo è stato presentato nella serata di lunedì 27 novembre al Bari Brasil Film Fest, alla presenza del regista e della produttrice Rosa Topputo.

Per introdurre quest’opera, lo scrittore e sociologo Leonardo Palmisano ha illustrato ai tanti spettatori accorsi al Multicinema Galleria le similitudini tra la realtà di un secolo fa e quella di oggi. Alcuni aspetti che il lungometraggio affronta, come le disuguaglianze sociali tra minoranza bianca e maggioranza di neri, sono quanto mai attuali e possono spiegare bene certe tematiche che tendono a ripresentarsi nel corso della storia.

Il regista Daniel Camargo ha sottolineato come mai nessun film era stato dedicato alla Exposição Internacional do Centenário da Independência di Rio de Janeiro. Con il suo lavoro l’autore ha voluto riportare alla memoria un evento ormai quasi dimenticato, tanto da non essere celebrato un secolo dopo, nonostante la sua importanza.

Il pubblico barese ha particolarmente apprezzato il lavoro del regista per la ricchezza del materiale d’archivio presentato, frutto di una ricerca durata anni, e per l’eleganza della messa in scena. Il documentario inizialmente ci presenta il contesto in cui si svolse la manifestazione del 1922, non trascurando gli aspetti storici, economici, politici e artistici del Brasile di quegli anni. In particolare, lo spettatore conosce la Rio de Janeiro di inizio ‘900, città cosmopolita in forte crescita, che si apprestava a subire grandi cambiamenti urbanistici.

Il regista, pronto a cogliere tutte le similitudini con il presente, presta grande attenzione all’epidemia di influenza spagnola che sconvolse il mondo in quegli anni. Sorprendenti, a tal riguardo, sono le analogie con la recente pandemia di Coronavirus.

Dopo un’approfondita analisi della situazione del Brasile di quegli anni, il racconto si concentra sull’Esposizione: un evento pensato per la classe dirigente bianca, che però non ha potuto fare a meno di relazionarsi anche con la realtà di un Paese a maggioranza nero, con forti disuguaglianze economiche e sociali.

Al termine della proiezione non sono mancate le domande del pubblico, interessato a una storia che in pochi conoscevano. Daniel Camargo ha sottolineato come, nonostante la ricchezza del materiale di archivio a disposizione, nessuno prima di lui avesse sentito il bisogno di portare alla ribalta un avvenimento utile a comprendere anche il Brasile contemporaneo, con i suoi cambiamenti tuttora in corso.

Foto di Vito Signorile.

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